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ACLI TERRA: Rinnovo contratto operai agricoli e florovivaisti un buon passo avanti

“Un buon risultato per il comparto degli operai agricoli e dei florovivaisti”. È il commento del presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta, a seguito del rinnovo per il quadriennio 2022-2025 del contratto nazionale della categoria, scaduto a dicembre.

L’aumento retributivo previsto dal rinnovo è del 4,7% e riguarda oltre un milione di lavoratori e tra le tante novità del contratto spiccano quella dedicata all’integrazione del 20%, che si aggiunge all’80% attualmente riconosciuto dall’INPS, per i cinque mesi di maternità obbligatoria e l’aumento da due a tre mesi dell’indennità per lavoratrici vittime di violenza di genere.

“Siamo soddisfatti, conosciamo bene i disagi e le difficoltà che gli operatori del settore hanno vissuto in questi anni – ha dichiarato Tavoletta – Come rappresentante nazionale di Acli Terra ho avuto un confronto recente con i lavoratori del settore florovivaistico del mercato di Porta Portese, a Roma, e abbiamo raccolto le loro istanze e le preoccupazioni”.

Il fattore umano, oltre che l’interesse per la produttività, è stato quindi messo al centro di questo rinnovo, anche a seguito delle grosse problematiche che le aziende hanno dovuto affrontare a causa dell’aumento dei costi di produzione e alla penuria di approvvigionamenti.

Un’attenzione che Acli Terra, da sempre, pone al centro del proprio operato, per tutelare le lavoratrici e i lavoratori dei campi e delle marinerie.

“La speranza è che questo possa essere un ulteriore passo per garantire diritti e adeguata rappresentanza anche per le altre categorie del nostro ambito” ha concluso il presidente di Acli Terra.

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